Anche Amalfi preoccupata per la mancanza d’acqua: comunicazioni caotiche da Positano, Ausino naviga a vista
Emergenza idrica: serve chiarezza, responsabilità e un cambio di abitudini
Anche Amalfi, come già avvenuto in altri comuni della Costiera Amalfitana, si ritrova a fare i conti con la crescente preoccupazione per la carenza d’acqua. A preoccupare non è solo la siccità, ma anche la confusione che regna nelle comunicazioni ufficiali e la gestione dell’emergenza, che appare, in molte zone, disorganizzata e approssimativa.
A Positano, in particolare, si registra una situazione di caos informativo. I messaggi che arrivano ai cittadini – spesso tramite canali istituzionali e social – risultano contraddittori e non rispecchiano sempre la realtà. Questo alimenta disagio e sfiducia in una popolazione già messa alla prova dalle limitazioni idriche. L’Ausino, l’ente gestore del servizio idrico, sembra navigare a vista, con interventi tampone e una comunicazione che lascia spazio a molte incertezze.
Amalfi teme ora per le sue frazioni, dove la rete è più fragile e gli approvvigionamenti rischiano di diventare sempre più instabili. La memoria corre agli anni ’90, quando, anche allora, la città fu colpita da un’emergenza simile. “Erano gli anni Novanta – racconta un cittadino – vivevo a Parma, ma venni in vacanza ad Amalfi e fui colpito da quella crisi idrica. Fu lì che compresi quanto sia importante l’uso consapevole dell’acqua, anche nei piccoli gesti quotidiani, come lavarsi i denti o fare la doccia”.
Il racconto si arricchisce di esperienze vissute in prima persona in Tanzania, dove l’acqua non è potabile e persino lavarsi il viso diventa una sfida. “Lì ho imparato a lavarmi con un quarto di bicchiere, ed è un’abitudine che porto con me ancora oggi. Lo stesso in Bolivia, dove ho dovuto adattarmi a condizioni simili. Ora, con l’emergenza in Costiera – che per ora non è ancora ‘rossa’ – possiamo cogliere l’occasione per cambiare, partendo proprio dalle nostre abitudini”.
Il messaggio è chiaro: non basta puntare il dito contro le istituzioni, serve anche una presa di coscienza collettiva. Se diecimila persone in Costiera risparmiassero un solo litro d’acqua ogni volta che si lavano i denti, il risparmio complessivo sarebbe enorme.
“Facciamo partire il cambiamento da noi – conclude l’appello – e poi chiediamo con forza alla politica di fare la sua parte, migliorando la gestione della rete idrica e garantendo investimenti per il futuro”.
In un territorio fragile come la Costiera Amalfitana, dove le risorse idriche sono preziose e le infrastrutture spesso obsolete, è fondamentale agire subito. Con responsabilità, chiarezza e solidarietà.