
Il turismo incontrollato sta trasformando la Costiera Amalfitana. Ma quanto tempo ancora potrà resistere questo equilibrio fragile tra bellezza naturale e crescita turistica incontrollata?
Se ci fermiamo a riflettere su come sarà la Costiera Amalfitana nei prossimi anni, una domanda diventa inevitabile: “Ancora per quanto?” Un interrogativo che non riguarda solo il futuro, ma che mette in discussione il presente e i cambiamenti che stanno avvenendo a una velocità impressionante. Per cercare di dare un senso a tutto questo, ho deciso di guardare al passato recente e analizzare i numeri di questo primo quarto del XXI secolo. E, se devo essere sincero, non mi aspettavo di trovare quello che ho trovato. I numeri sono sorprendenti, ma ancora più sorprendenti sono le nuove domande che sorgono, più che le risposte che ho trovato.
Uno dei fenomeni che ha letteralmente stravolto il volto della Costiera è l’esplosione delle strutture ricettive extralberghiere, in particolare i B&B. Se un tempo questi erano visti come un’integrazione all’offerta turistica tradizionale, oggi sono diventati protagonisti, spesso in competizione diretta con gli alberghi. Il caso emblematico è Positano, con ben 804 strutture extralberghiere, ma anche altri comuni non sono da meno. La crescita è a dir poco esorbitante, e il confronto con altri territori della Campania è allarmante. Ad esempio, in provincia di Salerno c’è una struttura ogni 273 abitanti, a Napoli ogni 163, e in tutta la Campania la media è di una struttura ogni 165 abitanti. E in Costiera? Il rapporto è una struttura ogni 10 abitanti!
Ecco i dati ufficiali pubblicati dalla Regione Campania sul “Portale Turismo Web Regione Campania Dati aggiornati al
31/12/2024”.
Questa crescita incontrollata ha avuto un impatto che va ben oltre i numeri: la vita dei residenti è cambiata in modo drastico, e non si tratta solo di un cambiamento economico, ma anche sociale. La domanda di ospitalità ha superato le aspettative, ma al contempo ha creato una competizione tra chi gestisce le strutture ricettive. E se da un lato questo fenomeno porta vantaggi per alcuni imprenditori, dall’altro sta mettendo in difficoltà la comunità locale. I prezzi sono lievitati, l’accessibilità è diminuita, e i servizi essenziali sono sempre più difficili da organizzare.
Quando il turismo cambia tutto
Il boom turistico ha portato una trasformazione che va ben oltre l’ambito economico. Se un tempo la Costiera Amalfitana riusciva a bilanciare il flusso turistico con la vita quotidiana dei suoi abitanti, oggi questo equilibrio è stato compromesso. L’offerta turistica non è più un complemento alla vita del territorio, ma una forza che sta imponendo il suo ritmo e le sue regole. La crescita incontrollata delle strutture extralberghiere ha determinato una vera e propria “competizione” tra chi gestisce le strutture ricettive, senza alcun tipo di coordinamento o regolamentazione efficace. Il risultato? Una Costiera che sembra aver perso parte della sua autenticità, sostituita dalla necessità di soddisfare la domanda turistica.
Le ripercussioni sulla vita dei residenti sono evidenti. In molti comuni, oggi è quasi impossibile mettere su famiglia: i prezzi degli immobili sono fuori controllo, le abitazioni diventano sempre più care, e la popolazione giovane sta scomparendo. L’indice di dipendenza strutturale – che rappresenta il rapporto tra la popolazione non attiva (0-14 anni e over 65) e quella attiva (15-64 anni) – è cresciuto, e con esso i segnali di invecchiamento della popolazione. Se nel 2002 comuni come Tramonti o Agerola avevano un indice basso, oggi sono in forte crescita, avvicinandosi a quelli di altri comuni più turisticamente sviluppati.
Di seguito la tabella, che riporta l’indice di dipendenza dei comuni della Costiera – rapporto tra la popolazione non attiva (0-14 anni + oltre 65 anni) e la popolazione attiva (15-64 anni) moltiplicato 100-, è stata ottenuta dall’elaborazione dei dati ufficiali anagrafici dei singoli comuni :
Questo cambiamento non è solo un problema locale, ma riguarda una tendenza più ampia che vede la Costiera sempre più omogenea nel suo deterioramento. Le uniche eccezioni, Tramonti e Agerola, hanno visto una crescita positiva fino al 2017, ma dal 2017 in poi anche loro hanno cominciato a seguire il trend negativo degli altri comuni.
Il grafico che segue visualizza l’andamento degli indici negli anni e li mette visivamente in confronto fra loro
Il prezzo della crescita turistica
A questo punto ci si chiede: vale la pena continuare su questa strada? La Costiera Amalfitana sta pagando un prezzo troppo alto per questa crescita turistica? Mentre alcuni imprenditori turistici beneficiano della situazione, il territorio nel suo complesso sembra lottare per mantenere un equilibrio. I dati economici confermano un quadro incerto e pieno di contraddizioni. Se il turismo ha portato ricavi per qualcuno, per molti altri ha solo aumentato i problemi. La bellezza naturale della Costiera rischia di essere offuscata dalla sua stessa popolarità. In conclusione, la Costiera Amalfitana si trova di fronte a un bivio: da una parte, la crescita turistica che ha trasformato il territorio, dall’altra una realtà che fatica a sostenere il peso di questi cambiamenti. L’autenticità che rendeva unica questa terra è messa in discussione, e la domanda che rimane aperta è: “Per quanto ancora potrà durare tutto questo?”