Costiera Amalfitana

Castiglione, il tasto dolente della Statale 163: serve responsabilità oltre i confini comunali

Riceviamo e Pubblichiamo

Da giorni la Costiera Amalfitana è bloccata dal traffico. Una scena che si ripete ogni anno, con puntualità disarmante, e che continua a mettere a nudo le fragilità del nostro territorio. Le strade diventano trappole, i tempi di percorrenza si allungano, e a farne le spese sono residenti, lavoratori, turisti, studenti.

In questo scenario, oggi più che mai, il bivio di Castiglione si conferma come il tasto dolente della Statale 163. Un nodo critico, nevralgico per la circolazione su tutta la costa, eppure ancora privo di un presidio viabile che possa contribuire a gestire, seppur con fatica, l’enorme flusso di veicoli che quotidianamente lo attraversa.

Mentre altri comuni hanno già attivato il servizio degli ausiliari della viabilità, il Comune di Ravello non ha ancora fatto questo passo. Eppure, proprio a Castiglione, la presenza di personale qualificato potrebbe fare la differenza. È vero, la mole di traffico ha ormai raggiunto livelli quasi ingestibili, ma è altrettanto vero che ogni intervento, anche minimo, può aiutare a evitare il collasso.

È giusto ricordare che, se per Ravello quel bivio può sembrare un punto secondario, per tutti gli altri comuni della Costiera rappresenta un crocevia fondamentale. Non si può più ragionare solo in termini di confini amministrativi o di bilanci comunali: quando si parla di mobilità sulla Statale 163, si parla di interesse collettivo, di bene comune.

Ora serve uno scatto di responsabilità. Serve la capacità di guardare oltre il proprio territorio, di fare scelte che rispondano a una visione più ampia, perché la Costiera è un sistema interconnesso e ogni anello debole rischia di compromettere l’intera catena. Castiglione, oggi, è quell’anello.