L’argomento del momento, come ad ogni inizio di stagione che si rispetti, è quello del blocco del traffico, spesso accompagnato da qualche grave incidente.
È passato circa un mese dalla richiesta pubblica dell’imprenditore praianese Salvatore Gagliano, che su “Il Giornale di Salerno”, con una lettera pubblica, responsabilmente poneva la fatidica domanda:
“Qualcuno sta pensando a come evitare il caos degli anni passati?“
Come si é potuto constatare, non c’è ancora risposta nemmeno sulla nuova data delle targhe alterne, così che adesso per Pasqua ed i ponti festivi, a Gagliano come ai residenti ed ai turisti, non resterà che armarsi di “una grande pazienza e godersi l’esperienza unica, degli arresti domiciliari“.
Anche i giornalisti sono catalizzati tutti sul tema, non a caso ieri si é svolta la presentazione, presso la sede di Anas Campania a Napoli, del corso di formazione professionale per giornalisti, dedicato proprio a sicurezza stradale ed informazione, apertosi con le testimonianze dei familiari di vittime di violenza stradale, tra cui quella di Sonia Fusco di Positano, madre di Fernanda Marino, la 17enne che nel 2021 morì alla guida del motorino, travolta ed uccisa dal conducente di un’auto a noleggio.
Sulla “strada più bella del mondo” nonostante che quello degli incidenti sia un dramma in replica da anni, si rimanda sempre troppo l’inizio di quell’Ordinanza anti caos, che costituisce proprio il minimo sindacale per la programmazione di Pasqua, dato il livello di traffico, incidenti, smog e rumore.
Se ne parla infatti sempre troppo tardi, ovvero quando non é più possibile modificarla, in attesa della neo-nata ztl territoriale, quando invece altrove, come ad esempio sull’isola d’Ischia, il divieto di sbarco é già stato varato da settimane, in modo da consentire ai turisti di programmare in tempo le vacanze.
Al contrario ad Amalfi, nonostante gli echi del recente summit nazionale sul turismo, non se n’è nemmeno parlarlato.
Lungi da ogni polemica, dopo la speranza, adesso serpeggia la contrarietà di chi si vede costretto a ridurre, ancora più all’indispensabile i propri spostamenti, per evitare lo stress del traffico delle ore di punta.
Protestare solo adesso, contro una gestione superficiale del territorio, da parte di amministratori e anas, ciclisti indomiti, gitanti che vagano nei weekend a bordo di suv o megabus, via vai di corrieri di ogni tipo, rally di centauri scatenati, parcheggi selvaggi, guida spericolata, eccesso di velocità e così via, comunque la si pensi, a questo punto non porta a nulla.
Resta solo da fare i conti con la realtà: si tratta di un’arteria, già di per sé pericolosa, che in un periodo di massima affluenza turistica com’è quella del periodo pasquale, qualunque dinamica può contribuire a trasformarla in un vero e proprio campo di battaglia.
Non resta che seguire il consiglio della Comandante della Polizia Municipale di Amalfi, Agnese Martingano, al rispetto delle norme del codice della strada.