Un grido d’allarme si leva dall’ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Sorrento, dove il reparto di Medicina Generale è al collasso, con pazienti anziani lasciati a sé stessi, privati di diagnosi certe e terapie adeguate. Unica ancora di salvezza, lo spirito di abnegazione di pochi infermieri e l’occasionale arrivo di medici da altre unità.
La denuncia, come riporta Massimiliano d’Esposito de “Il Mattino”, è corale tra i familiari, costretti ad assistere impotenti a un “assurdo” abbandono: “Non c’è un medico con cui parlare, nessuno ci spiega nulla“, lamentano, tra un “inconcepibile rimpallo di responsabilità“. La cronica assenza del primario, la cui nomina slitta a settembre, aggrava un quadro già critico.
La grave emergenza era già emersa mesi fa, quando la direzione medica propose un accorpamento tra Cardiologia e Medicina per tamponare le carenze. Un’ipotesi poi accantonata dal DG Asl Giuseppe Russo, riconfermato in questi giorni, che aveva promesso potenziamenti. Ma la situazione è precipitata: gli ultimi due medici della Medicina di Sorrento sono irreperibili, mentre i colleghi di Vico Equense non sono disponibili a trasferirsi.
La carenza di personale medico è tale che la Fondazione Sorrento si faceva carico degli alloggi per i sanitari esterni, accordo ora sospeso in piena alta stagione. Intanto, il pronto soccorso di Vico Equense resta chiuso, e il miraggio di un ospedale unico in penisola, bloccato da lungaggini burocratiche a Sant’Agnello, sembra sempre più lontano.