Dolore e sconcerto ad Amalfi per l’incidente stradale avvenuto nel primo pomeriggio di oggi lungo la Statale 163 Amalfitana, precisamente al chilometro 27+900, nel tratto di via Mauro Comite. Una moto di media cilindrata ha investito un uomo mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. Il pedone, un uomo originario di Pontone di Scala e pendolare ad Amalfi, è stato immediatamente soccorso da un medico americano che si trovava per caso sul luogo dell’incidente. Nonostante il rapido intervento, la ferita alla testa era troppo grave: l’uomo è spirato poco dopo. L’impatto è stato così violento da trascinarlo per diversi metri sull’asfalto.
Morire sulle strisce pedonali è una delle contraddizioni più tragiche della nostra società. Quelle linee bianche, simbolo universale di diritto e sicurezza, troppo spesso diventano teatro di sangue. In teoria, dovrebbero rappresentare un rifugio: il punto dove il pedone ha la priorità, dove il codice della strada impone attenzione e rispetto. Eppure, la cronaca continua a raccontarci un’altra storia.
La dinamica di quanto accaduto ad Amalfi richiama l’attenzione su un tema drammaticamente attuale: la fragilità dei pedoni e la pericolosa sottovalutazione del rischio da parte di chi guida, specie su strade turistiche strette, trafficate e piene di curve. L’alta velocità, la distrazione, la scarsa visibilità o semplicemente la fretta: sono tutte variabili che, anche quando si guida con esperienza, possono rivelarsi fatali.
Questo episodio non può restare solo una statistica ma deve invitare a riflettere su cosa non funziona, su quali misure di sicurezza mancano o vengono ignorate. Serve maggiore educazione stradale, ma anche un ripensamento dell’infrastruttura viaria in territori ad alta densità turistica come la Costiera Amalfitana. Serve rispetto. Perché attraversare sulle strisce non dovrebbe mai essere un azzardo.