di lucio esposito
Come nelle celebri isole greche, dove al calar del sole la gente si raduna sui tetti e sugli spalti per godersi lo spettacolo del tramonto, anche nella piana sorrentina sta prendendo piede un’abitudine simile. Sempre più persone – non solo turisti, ma anche residenti – si ritrovano sulle terrazze, lungo i belvedere e nei punti panoramici, smartphone o macchina fotografica alla mano, per catturare l’incanto del sole che scompare dietro l’orizzonte.
Il tramonto, si sa, è da sempre un momento carico di suggestione. Ma qui, affacciati sul Golfo di Sorrento, lo è ancora di più. La luce che si rifrange sulle onde, il profilo del Vesuvio che si staglia all’orizzonte, i colori che sfumano dal giallo oro al rosso fuoco: è uno spettacolo quotidiano che non smette mai di stupire. E forse, proprio chi vive in questi luoghi finisce col dimenticare quanta bellezza abbia attorno, dando per scontato un paesaggio che, invece, continua ad affascinare viaggiatori da ogni parte del mondo.
Non a caso, sin dal Grand Tour ottocentesco, la luce di Sorrento ha sedotto artisti e pittori – soprattutto quelli del Nord Europa – che venivano qui alla ricerca di ispirazione. Molti di loro ne hanno fatto il soggetto prediletto delle loro tele, cercando di catturare la magia sospesa di queste ore del giorno.
Oggi, i pennelli sono stati sostituiti da fotocamere digitali e social network, ma l’incanto resta lo stesso. E il tramonto, più che mai, si conferma uno dei momenti in cui la bellezza del territorio riesce a toccare chiunque, anche chi ci è nato e cresciuto.