Costiera Amalfitana

Indignazione e frustrazione stanno travolgendo la Costiera Amalfitana, da sempre perla del turismo italiano, a causa di una crisi idrica senza precedenti che sta mettendo in ginocchio residenti, operatori turistici e visitatori. La situazione è stata definita da molti come “imbarazzante, assurda, incredibile, triste e vergognosa“, con la speranza che si risolva quanto prima per non compromettere ulteriormente l’immagine e l’economia di una delle destinazioni più amate al mondo.

Un disagio diffuso per tutti

Non sono solo i residenti a subire i disagi quotidiani dei rubinetti a secco o dell’acqua razionata. Le numerose strutture turistiche, vero motore economico della Costiera, stanno affrontando una prova durissima. Hotel, bed & breakfast, ristoranti e bar sono costretti a gestire l’emergenza con serbatoi supplementari e soluzioni d’emergenza, ma la qualità del servizio offerto è inevitabilmente compromessa. L’imbarazzo è palpabile tra gli operatori che devono spiegare ai propri ospiti, arrivati da ogni angolo del mondo per godere delle bellezze del luogo, le ragioni di un tale disservizio.

Per i turisti, l’esperienza si sta rivelando ben lontana dalle aspettative. Docce fredde o inesistenti, la difficoltà di lavarsi o semplicemente dissetarsi liberamente in un periodo di alta stagione e alte temperature, trasformano una vacanza da sogno in un vero incubo logistico. Le segnalazioni di disagi si moltiplicano, alimentando il timore di un danno d’immagine a lungo termine per la rinomata Costiera.

Le Cause di un collasso

La società Ausino S.p.A., gestore del servizio idrico, ha dovuto imporre una riduzione immediata del 50% delle dotazioni idriche a partire dal 1° luglio, a causa di assorbimenti anomali e della necessità di garantire un minimo di approvvigionamento anche alla vicina Salerno. Le ordinanze comunali che vietano l’uso dell’acqua potabile per scopi non essenziali (irrigazione, lavaggio auto, riempimento piscine, ecc.) sono ormai la norma in tutti i comuni, da Positano a Maiori.

A Positano, in particolare, la situazione è stata definita “gravissima” dal sindaco, con sospensioni notturne dell’erogazione e turni di razionamento per salvare la rete. A peggiorare il quadro, un maxi stop idrico previsto tra il 9 e il 10 luglio che interesserà ben 11 comuni, per lavori urgenti alla rete. Un’interruzione che, seppur necessaria, promette di acuire ulteriormente le sofferenze di un territorio già al limite.

Un appello all’uso responsabile e alla risoluzione urgente

Di fronte a questa “situazione imbarazzante e vergognosa”, come la descrivono in molti, l’appello delle amministrazioni è al massimo senso di responsabilità da parte di tutti, residenti e turisti, per un uso parsimonioso e consapevole dell’acqua. Ma la comunità chiede a gran voce interventi strutturali e urgenti per risolvere una crisi che rischia di affossare non solo l’estate 2025, ma l’intera reputazione di un territorio che vive di turismo. La speranza è che le istituzioni preposte agiscano con la massima celerità per riportare la normalità e l’acqua in una delle zone più belle e visitate d’Italia.

E’ fondamentale sottolineare come la crisi idrica stia rappresentando un vero e proprio calvario quotidiano per i cittadini delle città costiere. Per chi vive e lavora qui tutto l’anno, l’emergenza acqua non è un disagio temporaneo da vacanza, ma una preoccupante realtà che incide profondamente sulla qualità della vita. La routine domestica, dall’igiene personale alla preparazione dei pasti, è stravolta dai razionamenti e dalle interruzioni improvvise. L’ansia di non sapere quando e se l’acqua uscirà dai rubinetti è costante, così come la frustrazione di non poter svolgere le più basilari necessità senza pianificazione e sacrifici.