Penisola Sorrentina

di lucio esposito

A nome del Presidente Prof. Antonio Varone, si comunica che venerdì 11 aprile 2025, alle ore 17:00, presso l’Auditorium degli Scavi di Pompei, si terrà un’importante conferenza pubblica sul tema:

“Archeologia e opere pubbliche: un dialogo possibile. Il metanodotto Snam Diramazione Nocera – Cava de’ Tirreni”.

Interverranno la Dott.ssa Raffaella Bonaudo, Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino, e la Dott.ssa Simona Di Gregorio, Ispettrice di zona, protagoniste del coordinamento scientifico delle recenti e straordinarie scoperte archeologiche emerse durante i lavori di potenziamento del metanodotto SNAM.

I lavori, condotti nei comuni di Nocera Superiore, Nocera Inferiore, Roccapiemonte e Castel San Giorgio, e conclusisi nel novembre scorso, hanno infatti portato alla luce un patrimonio archeologico di eccezionale valore, che copre un arco cronologico vastissimo: dall’età del Bronzo alla tarda antichità.

Le indagini, durate circa due anni, sono state realizzate da SoGEArch srls, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino, in collaborazione con Snam, Comis Srl e CEM Srl.

Tra le scoperte più significative si segnalano impronte antropiche e animali dell’età del Bronzo, impresse nei depositi piroclastici delle eruzioni del Somma-Vesuvio, nei pressi del torrente Casarzano. Testimonianze struggenti di fughe improvvise di fronte alla forza della natura.





L’area fu poi occupata da un villaggio con capanne a pianta absidata, risalente al periodo compreso tra la fine dell’età del Bronzo e l’inizio dell’età del Ferro (1200/1150 – 900 a.C.).





Ulteriori rivelazioni provengono da un santuario extraurbano databile al III-II sec. a.C., situato lungo una delle principali vie di accesso a Nuceria Alfaterna, da cui provengono ex voto ceramici miniaturistici di grande interesse.









Il periodo romano è rappresentato dai resti di due ville rustiche, centri di produzione agricola, affiancate da solchi di aratro che testimoniano pratiche agricole intensive.

Una scoperta fondamentale riguarda la rete viaria antica: più di 40 strade, alcune in terra battuta, altre tracciate dai carri, delineano un fitto tessuto di collegamenti tra Nuceria e il territorio.

Particolarmente toccanti le sepolture di epoca tardoantica, in particolare quelle infantili, rinvenute in fosse rivestite con lastroni di tufo, talvolta decorati. In uno dei complessi rustici, riadattato a necropoli, è stato ritrovato un monumentale sepolcro con sarcofago, forse appartenente a un personaggio di spicco. Ai suoi piedi, una piccola struttura interrata potrebbe essere stata un Martyrium, luogo di culto cristiano dedicato ai martiri.













L’occupazione dell’area si è protratta anche oltre, come dimostrano le “longhouse” tardoantiche, abitazioni che richiamano le forme protostoriche, segno di un ritorno a modelli del passato, forse per effetto di profonde trasformazioni socio-economiche.

La conferenza sarà l’occasione per presentare questi straordinari risultati al pubblico, approfondendo come il dialogo tra tutela del patrimonio e grandi opere infrastrutturali sia non solo possibile, ma anche estremamente fruttuoso.