La strada del vino di Milena Pepe inizia nel cuore dell’Europa, Francia e Belgio, per affondare i passi di oggi nei terreni irpini dove nasce l’idea di cultura vinicola del padre Angelo: l’azienda Tenuta Cavalier Pepe. Come riporta il blog wine and food Luciano Pignataro, questa abbraccia la storia dei vitigni autoctoni campani come l’aglianico che viene coltivato nei terreni calcareo argillosi delle vigne “Carazita” e “Pesano”, site nei comuni di Luogosano e Sant’Angelo all’Esca. Il vino da Aglianico ha due volti: da giovane ha un carattere aggressivo ed irruento che viene mitigato con l’affinamento, evolvendo nell’anima elegante di un vino come Opera Mia Taurasi DOCG. L’annata 2013 in degustazione si presenta con un limpido ed impenetrabile color granato in cui si perde la luce che vi si riflette. Al naso è fine e complesso con sentori di rosa e amarene sotto spirito cui si affianca lo speziato di noce moscata e cacao. L’assaggio è intenso ed elegante, fresco e caldo con tannini che lavorano senza aggressività grazie all’uso del legno (riposa in barriques di rovere francese per 12 mesi oltre ad altri 36 mesi tra vasche di cemento e bottiglia). Il calice da usare dovrà essere ampio permettendo agli aromi di potersi esprimere. Da abbinare senza dubbio a piatti di carne ma anche alla semplice bontà del Provolone del Monaco Dop, magari piastrato, che incontra ed esalta le caratteristiche del Re dei Rossi Campani. A questo assaggio abbiniamo anche l’ascolto della musica: Cavalleria Rusticana del Mascagni, fatta di suoni che sono espressione della passione e generosità del Sud, come generosa è la terra su cui la storia del Taurasi è nata e continua a crescere.
Fonte : PositanoNews.it