Penisola Sorrentina

Le truffe telefoniche continuano purtroppo a mietere vittime e a rappresentare una minaccia costante, soprattutto per le persone anziane e più fragili. A ricordarcelo è il sindaco di Piano di Sorrento, Salvatore Cappiello, che ha scelto di rendere pubblica una vicenda che ha recentemente coinvolto la sua stessa famiglia.
Attraverso un post, il primo cittadino ha raccontato di come sua sorella sia stata contattata telefonicamente da un individuo che, con voce allarmata, le ha comunicato una falsa notizia: «Suo fratello è rimasto coinvolto in un incidente». Un tentativo di raggiro ben congegnato, pensato per destabilizzare emotivamente la vittima e indurla a compiere gesti avventati — tipicamente il pagamento di una somma di denaro per “aiutare” il congiunto o evitare presunte conseguenze legali.
Fortunatamente, la sorella del sindaco ha avuto la prontezza di mettersi subito in contatto con Salvatore Cappiello, che in quel momento si trovava in Comune insieme al Comandante della Polizia Municipale Michele Galano. Resosi immediatamente conto della truffa in atto, Galano ha avvertito il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Piano di Sorrento, Antonio Russo. Nel giro di pochi minuti, grazie a un intervento rapido e coordinato, i Carabinieri sono riusciti a individuare i responsabili del tentativo di truffa.
«Una grande dimostrazione che la rete istituzionale funziona e che le nostre forze dell’ordine hanno forte presenza sul territorio e grande competenza», ha sottolineato il sindaco, che ha colto l’occasione per ringraziare pubblicamente il Comandante Russo, gli uomini dell’Arma e il Comandante Galano.
Cappiello ha inoltre spiegato di aver deciso di rendere nota la vicenda per due motivi fondamentali: il primo, per sensibilizzare tutta la cittadinanza a mantenere sempre alta l’attenzione su queste insidiose pratiche criminali che possono colpire chiunque, in qualunque momento; il secondo, per esprimere gratitudine a chi, quotidianamente, lavora per garantire sicurezza e tutela dei cittadini.
Il fenomeno delle truffe telefoniche, infatti, è in costante evoluzione, con i malintenzionati che fanno leva sulle emozioni delle vittime, spesso simulando emergenze improvvise e coinvolgendo presunti parenti o figure istituzionali. La raccomandazione, ribadita anche dal sindaco, è quella di diffidare sempre di telefonate sospette e di contattare immediatamente le forze dell’ordine in caso di dubbi.
Un episodio che, per fortuna, si è concluso senza conseguenze, ma che offre un’importante occasione di riflessione per tutta la comunità.