Positano è una delle mete più amate della Costiera Amalfitana. Il suo fascino attira ogni anno migliaia di turisti da tutto il mondo. Molti di questi scelgono di scoprire la costa via mare.
Il turismo in barca è un’attività in crescita. Chi decide di investire in questo settore ha davanti a sé buone opportunità. Tuttavia, per iniziare, servono idee chiare, documenti in regola e un’organizzazione attenta.
In questo articolo si scoprirà come avviare un’attività di noleggio barche o escursioni turistiche a Positano, in modo semplice e con uno sguardo pratico.
Perché scegliere il turismo in barca a Positano
La posizione di Positano, incastonata tra le scogliere e il mare, la rende perfetta per esperienze via mare. I turisti cercano tour in barca per ammirare grotte, calette nascoste e
panorami mozzafiato.
I mesi estivi vedono un flusso continuo di visitatori. Ma anche in primavera e inizio autunno il turismo resta vivace. Questo permette di pianificare un’attività stagionale con buone prospettive.
Inoltre, la domanda di esperienze personalizzate è in crescita: tour privati, aperitivi al tramonto, escursioni giornaliere. Questo apre a modelli di business flessibili e creativi.
Tipologie di attività possibili
Chi vuole lavorare nel turismo in barca ha varie opzioni:
● Noleggio barche senza conducente
● Noleggio con skipper e tour guidati
● Esperienze tematiche: snorkeling, pesca, aperitivi
● Servizi per eventi privati
Ogni tipologia ha regolamenti e licenze diverse. È importante definire fin da subito la formula più adatta alle proprie risorse.
Un’attività con skipper richiede l’assunzione (o il ruolo diretto) di un comandante abilitato.
Un’attività di noleggio senza equipaggio richiede invece un’attenzione maggiore alla sicurezza e alla gestione dei clienti.
Requisiti legali e autorizzazioni
Per avviare un’attività in barca a Positano servono alcuni documenti obbligatori. Tra questi:
● Licenza per il noleggio o per il trasporto passeggeri
● Iscrizione al registro delle imprese
● Assicurazione per responsabilità civile e verso terzi
● Eventuali certificazioni nautiche per lo skipper
● Autorizzazioni del Comune e della Capitaneria di Porto
È importante anche rispettare le normative ambientali e di sicurezza. In alcune aree marine vigono limiti di accesso o velocità.
Prima di partire, è consigliabile rivolgersi a uno sportello per l’impresa o a un consulente esperto. Così si evitano sanzioni e si parte con il piede giusto.
Costi da considerare
Chi vuole iniziare deve mettere in conto un investimento iniziale. I principali costi riguardano:
● Acquisto o noleggio dell’imbarcazione
● Rimessaggio e manutenzione
● Carburante e dotazioni di sicurezza
● Assicurazioni
● Promozione e visibilità online
A questi si aggiungono i costi legati all’apertura della Partita IVA e alla gestione fiscale. Vediamo questo punto nel dettaglio.
L’importanza della Partita IVA
Chi avvia un’attività di turismo in barca in modo professionale deve aprire una Partita IVA.
Questo vale sia per chi lavora da solo sia per chi gestisce un piccolo team.
La Partita IVA permette di emettere fatture, dedurre i costi e operare in regola. Nel caso di attività stagionali o di piccole dimensioni, il regime forfettario può essere una scelta vantaggiosa. Questo regime prevede un’imposta sostitutiva e minori obblighi burocratici.
Per gestire al meglio la Partita IVA, molti si affidano a Fiscozen. Si tratta di un servizio online che semplifica tutta la parte fiscale. Dalla registrazione all’Agenzia delle Entrate, fino alla dichiarazione dei redditi.
Chi ha dubbi su quale regime scegliere può richiedere una consulenza gratuita. Così si evitano errori e si parte subito con un assetto chiaro.
Promozione e canali di vendita
Una volta in regola, è fondamentale farsi conoscere. Molte prenotazioni arrivano da internet, soprattutto da portali turistici e social.
È utile creare un sito web semplice, con foto della barca, descrizione dei servizi e un modulo per contatti. Anche Google Maps e Tripadvisor possono aiutare ad aumentare la visibilità.
Collaborare con hotel, B&B e agenzie del territorio può fare la differenza. Molti turisti si affidano al consiglio di chi li ospita.
Infine, non va sottovalutato il passaparola: offrire un servizio cortese e puntuale aiuta a costruire una reputazione solida.
Quando iniziare e come prepararsi
Il periodo migliore per avviare l’attività è la primavera. Questo permette di testare i servizi prima del picco estivo.
Chi parte con largo anticipo può approfittare dei mesi invernali per preparare i documenti, sistemare l’imbarcazione e organizzare le collaborazioni.
Anche una semplice barca ben tenuta può offrire esperienze memorabili, se accompagnata da cortesia e attenzione al cliente.
Aprire un’attività di turismo in barca a Positano richiede impegno, ma può trasformarsi in un lavoro gratificante.
Con le autorizzazioni giuste, una Partita IVA ben gestita e una buona presenza online, è possibile costruire un’attività solida. Positano e la sua costa offrono ogni giorno scenari da cartolina. Chi decide di mostrarli via mare può contare su una domanda costante e appassionata.