Penisola Sorrentina
Vesuvio sotto assedio: turisti in coda, agenzie senza biglietti e caos sul cratere agenzie di Sorrento danneggiate

Piano di Sorrento ( Napoli ) – Il maestoso Vesuvio, icona naturalistica e storica della Campania, è sempre più meta ambita dai turisti di tutto il mondo. Ma quella che dovrebbe essere un’esperienza indimenticabile si sta trasformando in un vero e proprio incubo, tra code interminabili, disagi logistici e un mercato dei biglietti che sembra impazzito. Le agenzie di viaggio locali , in particolare da Sorrento e Penisola sorrentina, lanciano l’allarme: trovare un ticket d’ingresso al cratere è diventato un’impresa quasi impossibile, con il sospetto che qualcuno stia facendo incetta di tagliandi, lasciando le attività del settore con le mani vuote.

La situazione è paradossale: da un lato, un flusso turistico in continua crescita che dovrebbe portare benefici all’economia locale; dall’altro, un sistema di gestione degli accessi che sembra non reggere l’onda d’urto. Le agenzie di viaggio, che annualmente versano ben 900 euro per poter accedere alla piattaforma di prenotazione, si ritrovano a non poter soddisfare le richieste dei propri clienti. “È una situazione assurda – sbotta un titolare di un’agenzia sorrentina, che preferisce rimanere anonimo per timore di ripercussioni – Paghiamo una cifra considerevole per un servizio che di fatto non riusciamo a utilizzare. I biglietti spariscono in un lampo, e noi non riusciamo a capire chi li acquisti. Sembra quasi che ci sia un mercato parallelo, un vero e proprio accaparramento che ci sta mettendo in ginocchio”.

Il disagio non si ferma alla sola questione dei biglietti. Arrivati al piazzale antistante l’area di accesso al sentiero, i turisti si trovano di fronte a uno scenario caotico. Decine di autobus sfrecciano e manovrano a fatica, creando ingorghi e mettendo a dura prova la pazienza di visitatori e residenti. Ma la vera nota dolente riguarda la mancanza di servizi igienici adeguati. Incredibile ma vero, in un luogo che accoglie migliaia di persone ogni giorno, i bagni pubblici sembrano essere un optional. I turisti, spesso famiglie con bambini, sono costretti a lunghe attese e a soluzioni di fortuna, con un impatto negativo sull’immagine del sito.

A farne le spese è anche l’unico bar presente sul piazzale, letteralmente preso d’assalto dalla folla di visitatori assetati e affamati. Il personale, visibilmente sotto pressione, cerca di far fronte alle richieste, ma la mole di lavoro è tale da rendere difficile garantire un servizio efficiente e di qualità. “Siamo disperati – confida il titolare del bar, asciugandosi la fronte madida di sudore – Lavoriamo senza sosta, ma non riusciamo a stare dietro a tutti. Servirebbe più personale e sicuramente più organizzazione a livello generale”.

La situazione al Vesuvio appare dunque critica e necessita di interventi urgenti. Le agenzie di viaggio chiedono chiarezza sulla gestione dei biglietti e maggiori controlli per evitare fenomeni di accaparramento. I turisti, dal canto loro, si aspettano servizi più efficienti e un’esperienza di visita degna di un sito di tale importanza. Le autorità competenti sono chiamate a intervenire per trovare soluzioni concrete che possano conciliare l’afflusso turistico con la sostenibilità del sito e la qualità dell’accoglienza. Altrimenti, il rischio è che la bellezza mozzafiato del Vesuvio venga offuscata da un’organizzazione deficitaria e da disagi inaccettabili.