Penisola Sorrentina

Durante la suggestiva processione delle rose che si è tenuta a Vico Equense, un gesto inatteso ha catturato l’attenzione dei partecipanti e dei presenti: un piccolo gruppo di cittadini ha scelto l’occasione religiosa per esprimere, in modo pacato ma simbolicamente potente, il proprio malcontento per le condizioni di degrado in cui versa Via San Francesco.
A campeggiare, tra canti e fiori, è stato un cartello tanto ironico quanto significativo: “Gloria a Te o Maria, salva questa strada e l’anima mia”. Una frase che fonde fede, sarcasmo e critica civica. La protesta, avvenuta nel massimo rispetto della manifestazione religiosa, non ha disturbato il rito ma ha saputo attirare l’attenzione su un problema concreto che molti residenti lamentano da tempo ovvero la scarsa manutenzione di Via San Francesco.
La scelta dei manifestanti di affidare il proprio messaggio a Maria, patrona spirituale ma anche figura vicina al popolo, è un richiamo alla speranza, ma anche una pungente critica: se l’intervento umano tarda ad arrivare, forse servirà un miracolo.
In un contesto in cui la partecipazione civica passa sempre più spesso attraverso gesti simbolici e creativi, questa protesta discreta ma significativa rappresenta un modo diverso – e rispettoso – di fare sentire la propria voce. Resta ora da capire se, oltre alle anime, qualcuno penserà anche a “salvare” davvero quella strada.